Prognosi della sclerosi multipla: cosa riserva il futuro?
Quando ti è stata diagnosticata la SM, la prossima domanda a cui probabilmente vorrai rispondere è quale sia la prognosi generale della sclerosi multipla. A causa della natura di questa malattia e del fatto che non progredisce esattamente allo stesso modo da una persona all’altra, la prognosi non è facile da prevedere. Mentre la maggior parte delle persone con SM continuerà a essere in grado di funzionare e camminare per molti anni se non il resto della vita e vivrà fino a tarda età, altre potrebbero soccombere rapidamente e diventare disabili o morire.
Prognosi della sclerosi multipla: cosa riserva il futuro?
Fattori che influenzano la prognosi della sclerosi multipla
Ci sono tanti fattori diversi che possono influenzare la prognosi della sclerosi multipla, incluso il sesso della persona, quale forma di SM ha la persona e a quale età si sono manifestati i primi sintomi. Altri fattori possono includere se i sintomi iniziali erano più di diminuzione del livello delle sensazioni fisiche e della vista o si manifestavano come una qualche forma di debolezza fisica o perdita di coordinazione.
Studi recenti mostrano che di tutte le persone con diagnosi di SM, a meno del 5% di loro viene diagnosticata la varietà grave progressiva che porta alla morte entro cinque anni o meno. All’altra estremità dello spettro solo dal 10 al 20% circa viene diagnosticato con la forma benigna e sperimenterà una progressione dei sintomi minima o nulla.
Prognosi della sclerosi multipla: cosa riserva il futuro?
Allora, qual è la prognosi generale della sclerosi multipla?
La prognosi generale della sclerosi multipla è considerata relativamente buona con la maggior parte delle persone a cui è stata diagnosticata la SM che risultano essere ancora in vita circa 25 anni o più dopo la diagnosi iniziale. I dati effettivi mostrano che questo numero è 7 su 10 rispetto a 9 persone su 10 della stessa fascia di età che non hanno la malattia. Statisticamente la SM riduce la vita degli uomini di 11 anni e delle donne di 6 anni, tuttavia il suicidio tra i pazienti più giovani è considerata la principale causa di morte.
Grazie ai grandi progressi nelle conoscenze, nei farmaci e negli adeguamenti dietetici, sempre più pazienti scoprono che la loro aspettativa di vita e i livelli di disabilità sono molto migliori. Ricerche recenti mostrano che grazie a questi progressi molti più pazienti vivono vite molto più lunghe con una progressione dei sintomi molto più lenta.
È stato riscontrato che prima viene diagnosticata la malattia e più aggressivi sono i trattamenti che rispondono, migliore è la prognosi della sclerosi multipla per una vita più lunga con meno ricadute e ridotta incidenza di disabilità in giovane età. Tuttavia, si dovrebbe rendersi conto che ci sono pochissime indagini cliniche in grado di predire la prognosi effettiva o quanto bene un singolo paziente possa rispondere o meno ai trattamenti terapeutici, deve essere affrontato un paziente alla volta.
Prognosi della sclerosi multipla: cosa riserva il futuro?